L'idea

La pace è sempre stata una questione trascurata nelle scienze sociali Ma il fatto forse ancor più sorprendente è che la pace in Europa non sia ancora stata un argomento di studio specifico negli studi sull'Unione Europea: la pax europaea, un periodo di pace che dura da settant’anni, tende ad essere data per scontata oggi sia dalla gente comune - soprattutto dalle giovani generazioni - sia dalla ricerca accademica. Sullo sfondo dell'ondata populista, che può riaccendere i sentimenti nazionalisti, le attività di B4PEACE mirano a spiegare (sia storicamente che teoricamente) le cause della pace in Europa, ad esplorare (in modo più analitico) i modi in cui essa può essere mantenuta e migliorata, e ad ampliare sia il dibattito sulla pace europea sia l'applicabilità del modello dell'Unione Europea alle regioni extra-UE, in particolare ai paesi in conflitto.

In particolare, B4PEACE mira a:

1.     Promuovere lo studio della pace negli studi dell'Unione Europea.

In Italia, gli studi sull'Unione Europea sono meno sviluppati che in altri Stati membri. Ciò è sorprendente se si considera che l'Italia è stata uno dei fondatori delle Comunità europee nel 1957. Parma rappresenta un luogo ideale per istituire un corso innovativo sulla Pace Europea, grazie alla presenza della Fondazione Collegio Europeo di Parma, della Scuola per l'Europa e dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. L'obiettivo del corso è quello di collegare tutte queste istituzioni promuovendo così gli Studi sull'Unione Europea, contribuendo a quello che deve essere considerato uno dei tratti distintivi dell'Identità e della Cittadinanza Europea.

2.     Promuovere un nuovo approccio didattico.

La pace è un fenomeno dalle molteplici sfaccettature. Per questo motivo, l'argomento deve essere studiato nelle sue molteplici dimensioni. Il progetto adotta un nuovo approccio alla didattica e alla ricerca basandosi sulle competenze multidisciplinari (in Sociologia, Economia, Diritto Internazionale e dell'Unione Europea e Scienza Politica) di professori e ricercatori che lavorano sia nell’Ateneo di Parma che in altre prestigiose Università italiane.

-             La multidisciplinarietà della pace: il progetto riunisce politologi, economisti, sociologi ed esperti di diritto provenienti da tutto il mondo accademico italiano e coinvolge studiosi internazionali per dare un resoconto complessivo di come la pace - nelle sue molteplici accezioni - possa essere spiegata, esplorata e ampliata, sia all'interno che all'esterno dell'Unione Europea.

-             L'interdisciplinarità della pace: il corso prevede lezioni che coinvolgono contemporaneamente due esperti di diverse discipline (un docente e un discussant), oltre a professionisti e rappresentanti della società civile, al fine di fornire agli studenti una visione d'insieme integrata degli argomenti e di tutte le possibili connessioni tra le questioni più rilevanti.

3.     Ampliare il dibattito dall'Università alla società civile.

L'Università di Parma è fortemente impegnata in attività di public engagement. Per questo motivo, ogni anno sono previsti una serie di seminari, eventi e conferenze pubbliche - che coinvolgeranno i rappresentanti dei principali docenti, i decisori politici italiani e dell'Unione Europea e le associazioni della società civile - che illustreranno i risultati del progetto e ne discuteranno i temi principali.