Obiettivi

Il termine «pace» significa non solo sicurezza e assenza di guerra, ma anche società più inclusive, armonia sociale ed efficaci politiche di welfare (European Union Global Strategy 2016). Da questo punto di vista, è possibile affermare che il Premio Nobel per la pace 2012 sia stato assegnato all'UE non solo perché «ha contribuito al progresso della pace e della riconciliazione», ma anche per il suo ruolo nel promuovere «la democrazia e i diritti umani». L'importanza fondamentale di garantire la pace è evidente anche dall'articolo 3 del Trattato sull'Unione Europea. È quindi sorprendente che il Premio Nobel per la pace non sia stato accolto all'unanimità dagli europei come un importante risultato per l'UE. Oggi i cittadini dell'Unione Europea sembrano talmente abituati alla pace che tendono a dimenticare il ruolo rilevante svolto dall'Unione in questo senso: il progetto mira ad analizzare questo importante risultato, concentrandosi sulle molteplici dimensioni di quella che possiamo considerare la »Pace Europea».

In particolare, B4PEACE si propone di indagare:

a)     La dimensione interna della pace nell'UE:

l'attenzione si concentrerà sul modello sociale europeo, che verrà analizzato sia dal punto di vista economico che da quello sociologico. In particolare, le attività di ricerca e di insegnamento in questo campo riguarderanno due delle più recenti teorie della politica di welfare: il concetto di sistema di welfare sociale basato su un approccio multi-stakeholder (cioè il ruolo degli attori della società privata nella predisposizione delle misure di protezione sociale); e il concetto di «Welfare pubblico partecipativo» (cioè il ruolo degli attori pubblici e della società civile). Sulla base di questi concetti, il corso discuterà il concetto di «responsabilità sociale condivisa» (Consiglio d'Europa 2011) e l'impatto dell'attuale crisi migratoria sulla politica europea di coesione sociale.

b)     La dimensione esterna della pace nell'UE:

l'attenzione si concentrerà sull'Unione come attore globale di pace, sia dal punto di vista politico che giuridico. In particolare, le attività di ricerca e di insegnamento in questo campo riguarderanno il ruolo dell'Unione Europea nel mantenimento e nella promozione della pace, della democrazia e dei diritti umani al di fuori dei suoi confini. Sulla base di questi concetti, il corso discuterà della Politica Estera e di Sicurezza Comune e delle operazioni civili e militari dell'UE.

Il progetto intende dunque conseguire i seguenti obiettivi delle Azioni Jean Monnet:   

1.     Promuovere l'introduzione di una prospettiva europea in studi principalmente non relativi all'UE

Identificare le cause della pace è sempre stata una questione fondamentale per le relazioni internazionali, fin da quando - un secolo fa – venne istituita la prima Cattedra «Woodrow Wilson» all'Università del Galles (1919). Da allora, gli studi sulla pace sono stati tuttavia marginali nelle scienze sociali. La cosa più sorprendente è che le cause della pace europea, che dura da sette decenni, non siano ancora state completamente indagate dalla ricerca accademica. La proposta mira a promuovere l'introduzione di questo tipo di dibattito negli studi sulla pace, prestando attenzione alle cause politiche della pace, alle sue determinanti economiche, ai suoi prerequisiti sociali e ai suoi principali risultati giuridici. È la prima volta che esperti in questi campi di studio si riuniscono in un unico corso che analizza uno dei tratti più distintivi dell'Unione Europea.

2.     Offrire un corso un tema specifico dell'Unione che sia rilevante per i laureati nella loro vita professionale

L'Università di Parma offre già un programma di laurea che si occupa di studi europei. Un Master in Studi Europei Avanzati è offerto anche dal Collegio Europeo di Parma. Non esistono tuttavia programmi undergraduate dedicati agli studi europei a Parma. Entrambi i programmi di Master sono caratterizzati da un approccio multidisciplinare, ma si basano sull'aspettativa che l'interdisciplinarità (cioè le interconnessioni tra discipline diverse, o lo studio dello stesso argomento da diverse angolazioni) sia in qualche modo un risultato spontaneo del loro programma. Non sempre è così: è per questo motivo che l'offerta di un corso su misura per gli Studenti sulla pace europea può aprire la strada a corsi più raffinati e interdisciplinari sull'Europa in futuro, collegando gli studenti che ottengono il Baccalaureato europeo nella Scuola per l'Europa con i programmi di laurea offerti dall'Università di Parma e dalla Fondazione Collegio Europeo di Parma, rendendo così Parma un polo di attrazione per chi è interessato a perseguire una carriera nell'UE.

3.     Creare interesse per l'UE e costituire la base per i futuri poli di conoscenza europea, in particolare nei Paesi Partner

Crediamo fermamente che enfatizzare la pace come caratteristica distintiva dell'UE possa servire da modello per altre regioni, specialmente per i paesi in conflitto e in fase di democratizzazione. Al fine di ampliare l'interesse per l'UE e per il suo modello di pace, il progetto mira a consolidare e a rafforzare ulteriormente le relazioni dell'istituzione ospitante con i paesi partner. Infatti, un numero significativo di studenti iscritti all'Università di Parma - sia come studenti ordinari che come studenti in scambio - sono cittadini dei Paesi dei Balcani occidentali, dell'Europa dell'Est, dell'Africa e dell'America Latina (più di 100 solo nei corsi del Dipartimento in cui è attivato l’insegnamento. Ci si aspetta dunque che, una volta tornati nei loro paesi d'origine, questi studenti stranieri abbiano una comprensione più completa dell'Unione Europea come «attore globale di pace», costituendo così la base per i futuri poli di conoscenza europea.

4.     Promuovere la pubblicazione e la diffusione dei risultati dell'insegnamento e della ricerca accademica

Il progetto è innovativo in quanto riunisce molti giovani ricercatori di diverse discipline. Per svolgere tale corso e coordinare le loro attività, questi studiosi faranno ricerca e lavoreranno insieme prima, durante e dopo il corso per tre anni. Per endere fruttuosa questa collaborazione, il progetto mira a diffondere i risultati più rilevanti raggiunti dai principali membri dello staff alla comunità accademica italiana (attraverso ricercatori esterni coinvolti nel corpo docente), ad altre Università europee (attraverso la rete EUniverCities) e, più in generale, al pubblico più ampio (attraverso l'organizzazione di conferenze ed eventi pubblici). Per raggiungere questo triplice obiettivo, i membri del team di ricerca parteciperanno a seminari e conferenze pubbliche che coinvolgeranno ricercatori e accademici italiani e di tutta Europa e, alla fine del terzo anno, pubblicheranno un articolo scientifico per ogni disciplina da diffondere attraverso riviste peer-reviewed.